Mantenere i soldi nel conto corrente non è sbagliato. Ci mancherebbe altro. Semmai è poco opportuno lasciare troppa liquidità nel conto. È improduttiva.
Ecco 8 motivi per cui è meglio cominciare a fare lavorare i tuoi soldi, anziché essere tu a lavorare per loro:
1 I soldi nel conto corrente non fruttano interessi. È come se tu pagassi loro la stanza in hotel per poltrire tutto il giorno. Tieni presente che se fruttassero almeno uno 0,1%, per raddoppiare il tuo capitale servirebbero 720 anni. Se fossero investiti in obbligazioni globali per raddoppiare ci metterebbero 147 anni. Se, investiti in azioni globali 13 anni.
2 sono soggetti all’inflazione che erode costantemente il potere d’acquisto. 100.000 € lasciati nel conto corrente, sono diventati – negli ultimi 15 anni – 88.640€. Il concetto di inflazione che può sembrare una banalità, non lo è per moltissimi italiani. Il 50% non conosce cosa sia l’inflazione.
3 sono soggetti all’imposta di bollo per le giacenze medie superiori ai 5000€. Imposta che in alcuni strumenti finanziari come ad esempio il fondo pensione, non paghi.
4 sono soggetti a costi, spesso eccessivi, quali : canone, commissioni per operazioni, estratto conto, invio cartaceo della documentazione, spese di chiusura, massimo scoperto, spese di liquidazione ecc. Controlla sempre il “Riepilogo delle spese” che riceverai almeno una volta all’anno. In questo documento potrai vedere quante operazioni hai fatto e quanto ti sono costate ( es. movimenti allo sportello, carte di debito, di credito, prepagate, utenze, bonifici).
5 lasciando i tuoi soldi nel conto corri il rischio bail-in. La nuova normativa, introdotta con direttiva europea n° 2014/59, volta al salvataggio delle banche in difficoltà finanziarie.
6 possono essere sottoposti ad azione esecutiva e cautelare ( pignorati e sequestrati).
7 Hai la certezza – quasi matematica – di perdere. 10.000 € lasciati sonnecchiare nel conto corrente, mediamente in 5 anni perdono il 18%; quindi rischi di ritrovarti con 8.161€.
8 il capitale fermo nel conto corrente rientra nell’ISEE. Il capitale accantonato in un fondo pensione no.
